Processione Santa Maria del toro
Esistono due leggende sull’origine del santuario: la prima vuole che nel 1458 un ricco signore fece dipingere su di una roccia la Vergine con il Bambino e alla sua destra San Bernardino da Siena; l’immagine fu per molti anni dimenticata e si ricoprì di rovi, fino al 1530 quando un’anziana donna, che portava a pascolo il suo toro, richiamata da una luce soprannaturale, scoprì la sacra icona . La seconda leggenda riguarda un toro che ogni volta che passava dinanzi alla rupe si inginocchiava; il fatto si ripeté fino a quando una notte, la Madonna apparve in sogno ad una ragazza storpia, Caterina Bozzaotra, chiedendole di andare alla grotta per ottenere la guarigione, evento che poi si verificò. A seguito di queste due leggende fu eretta in segno di devozione, una piccola cappella, gestita dai padri Teatini ,la cappella subì notevoli lavori di ristrutturazione e ampliamento e venne costruito il campanile; solo alla fine del XIX secolo venne nuovamente restaurata e riaperta al culto per volere della Congregazione di carità di Vico Equense.